Obama lancia il Clean Power Plan che comprende la riduzione del gas serra al 32% e l’incremento delle rinnovabili al 28%.
Gli Stati Uniti sono pronti a rivedere il proprio impegno nella riduzione della CO2 sul medio termine per il settore energetico.
Obama ha presentato il Clean Power Plan, il nuovo piano taglia emissioni per le centrali elettriche. Dice: “Il cambiamento climatico non è un problema delle generazioni future”, “Non più”.
Il documento, cedendo alle pressioni di alcuni governi federali, dà due anni fino al 2022 di tempo per adeguarsi alla strategia climatica, prorogando dal 2017 al 2018 il termine ultimo per consegnare i loro piani federali all’Environmental Protection Agency; tali documenti dovranno precisare come i singoli governi statali intendano soddisfare l’obiettivo emissivo ad essi assegnato.
Obama accelererà la diffusione delle energie rinnovabili in base a proiezioni aggiornate rivedendo anche in questo caso al rialzo il target sulla capacità di generazione di energia pulita entro 2030: dal 22 per cento della versione di giugno scorso ad oltre il 28%. Dal 2020-2021 verrà stabilito anche un nuovo meccanismo incentivante per le fonti di energia pulita, basato su certificati scambiabili in un mercato unico. Contestualmente, la Casa Bianca realizzerà un Clean Energy Incentive Program per premiare gli Stati che accelerino questo percorso e che decidano di investire in misure di efficienza energetica per le comunità a basso reddito.