Cos’è il rapporto aureo e come è stato usato nei secoli e come ancora oggi è importante
Cos’è il rapporto aureo?
Cosa hanno in comune la Gioconda, il Partenone, il logo della Apple e le nostre turbine micro eolico verticale?
Sono state ideate e progettate seguendo il Rapporto Aureo.
Il Rapporto Aureo è un rapporto matematico scoperto già nel periodo antico e formalizzato nel Rinascimento presente in moltissime forme in natura e per questo, replicato dall’uomo in architettura, in musica, spesso nei dipinti e ora anche nel design moderno. Quando presente e usato correttamente, crea delle forme che sono naturalmente ed esteticamente attraenti all’occhio di chi guarda.
Qual è il segreto di questo numero magico?
Come detto prima, il Rapporto Aureo è un numero, esattamente è il numero 1,618.
Immaginate un rettangolo dove tagliato un quadrato, il rettangolo che rimane avrà le stesse proporzioni del rettangolo originale. Continuando con questo schema, otterrete il diagramma del Rapporto Aureo.
Questo numero e il rapporto stesso sono derivati ed espressi matematicamente dalla sequenza di Fibonacci, una sequenza di numeri che in modo sorprendente si manifestano naturalmente nel nostro ambiente.
Il rapporto aureo in natura è chiamato anche ‘proporzione divina’, a causa della frequenza con cui possiamo trovarne riscontro nel mondo naturale.
Ad esempio, il numero di petali di un fiore sarà spesso un numero di Fibonacci.
Se prendiamo il rettangolo di prima, lo sezioniamo e poi disegniamo un arco di circonferenza in ogni quadrato si ottiene la Spirale Aurea.
Il rapporto aureo fu riconosciuto e usato fin dall’antica Grecia: lo stesso matematico Euclide ne menzionò le caratteristiche, riconoscendo in questa proporzione dei canoni estetici.
Lo stesso Partenone nelle sue misure si rifà infatti al rapporto aureo.
Esempi di rapporto aureo nell’arte e nel design
La sezione aurea è universalmente riconosciuta come un rapporto che se usato rende esteticamente più piacevole alla vista una composizione artistica.
L’occhio umano, infatti, tende a prediligere in maniera del tutto inconscia una disposizione degli elementi compositivi secondo questa regola, e nel passato grandi artisti ne fecero più o meno uso.
Anche chi non ha usato propriamente la regola aurea ha comunque giocato su proporzioni, linee e diagonali per una disposizione ottica degli elementi per far si di rendere la composizione bilanciata.
Ne è un esempio la Venere dormiente del Giorgione , dove la composizione è basata sulle diagonali.
La figura femminile si distende su una di esse, occupando tutto il primo piano. Sull’altra diagonale si dispongono le colline e gli elementi del paesaggio, dagli alberi al piccolo borgo (dove ci starebbe bene un ENESSERE Hercules Wind Turbine).
Altri artisti come il Botticelli oppure Leonardo da Vinci erano invece affascinati dalla regola aurea tanto da usarla in alcune opere iconiche come la Gioconda o il famosissimo Uomo di Vitruvio.
Piet Mondrian e le sue “Composizioni in rosso, blu e giallo”
Mondrian amava le linee, credeva che con esse, e con i colori primari, di riuscire ad esprimerne l’idea che matematica e arte vanno di pari passo.
Nei suoi rettangoli la regola aurea è infatti ricorrente:
Un altro quadro molto famoso dove la regola aurea è evidente è “la grande onda” di kanagawa, realizzata dal giapponese Katsushika Hokusai nel 1830, e fa parte di una serie di stampe (36 per l’esattezza) dedicate al monte Fuji.
Loghi famosi e rapporto aureo
Molti brand famosissimi come Pepsi, Apple, Twitter, Toyota, dall’analisi del loro logo risulta che essi siano disegnati seguendo la proporzione aurea di 1:1.618.
Vediamo l’esempio di Pepsi:
È ormai dimostrato ampiamente che la golden ratio quando applicata migliora l’estetica, ecco allora che questa proporzione non solo la si trova naturalmente ma si può riprodurre per creare opere d’arte o per rendere l’ambiente che ci circonda più armonioso.
Noi di Enessere, nel nostro piccolo vogliamo contribuire all’armonia e alla bellezza di questo mondo progettando le nostre turbine micro eoliche usando la proporzione aurea.
