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agrifotovoltaico-Enessere

Uso sinergico delle energie rinnovabili

L’agrifotovoltaico rappresenta una soluzione innovativa che coniuga la produzione di energia rinnovabile attraverso i sistemi fotovoltaici con la continuità delle attività agricole e pastorizia. Il Decreto Agrivoltaico (D.M. 436/2023), entrato in vigore il 14 febbraio 2024, promuove la realizzazione di questi sistemi integrati con l’obiettivo ambizioso di installare 1,04 GW di nuova capacità verde per una produzione annua di almeno 1.300 GWh.

Chi può accedere agli incentivi Agrivoltaici

I principali beneficiari degli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico sono:

  • Agricoltori e imprenditori agricoli, sia come individui che come società o cooperative agricole.
  • Associazioni temporanee di imprese (ATI) costituite da due o più imprenditori agricoli, società agricole o cooperative agricole.
  • ATI composte da almeno un soggetto operante nel settore agricolo e altri soggetti.

Requisiti progettuali per l’accesso agli incentivi

Per accedere agli incentivi nel settore dell’agrifotovoltaico, gli impianti devono aderire a criteri progettuali ben definiti. Uno degli aspetti cruciali è la conservazione dello spazio agricolo: almeno il 70% dell’area totale deve essere preservata per attività agricole o pastorizia. Questo assicura che la produzione agricola continui a essere la principale attività.

La configurazione dei moduli fotovoltaici è altrettanto importante. Per garantire che le attività sotto i pannelli possano procedere senza impedimenti, i moduli devono essere installati ad altezze specifiche:

  • 1,3 metri dal suolo per aree dedicate alla zootecnica o quando i pannelli sono posizionati verticalmente come l’agrifotovoltaico offerto da Enessere.
  • 2,1 metri dal suolo per le aree coltivate o per le attività che combinano l’agricoltura con la zootecnica.

Oltre a questi, vi è l’obbligo di mantenere una efficienza produttiva minima; gli impianti devono essere capaci di generare almeno il 60% dell’energia che un normale impianto fotovoltaico produrrebbe nello stesso sito.

Un altro requisito fondamentale è l’uso di componenti di nuova costruzione che rispettano le normative vigenti. Ciò garantisce che l’impianto sia moderno, efficiente e sicuro.

Infine, è essenziale implementare sistemi di monitoraggio avanzati. Questi sistemi devono essere in grado di analizzare l’impatto dell’impianto sulle colture, monitorare il risparmio idrico, la fertilità del suolo, le condizioni del microclima e la resilienza alle variazioni climatiche.

Spese ammesse e incentivi

Il Decreto Agrivoltaico (D.M. 436/2023) prevede un’ampia gamma di spese ammissibili per beneficiare degli incentivi, al fine di promuovere la realizzazione di sistemi integrati che coniughino la produzione di energia rinnovabile e l’agricoltura. Queste spese comprendono:

  • L’installazione dell’impianto agrivoltaico: Questo comprende i moduli fotovoltaici, gli inverter, le strutture di montaggio, i sistemi di inseguimento solare (tracker), e tutta la componentistica elettrica necessaria al funzionamento del sistema.
  • La fornitura e l’installazione di sistemi di accumulo: L’integrazione di sistemi di accumulo, come batterie o altri dispositivi di storage, consente di massimizzare l’autoconsumo dell’energia prodotta e migliorare l’efficienza complessiva dell’impianto.
  • Le attrezzature per il sistema di monitoraggio: Il decreto richiede l’implementazione di sistemi di monitoraggio per valutare l’impatto dell’impianto sulle colture, il risparmio idrico, la fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici. Le spese per tali attrezzature sono ammissibili.
  • La connessione alla rete elettrica nazionale: I costi per la connessione dell’impianto agrifotovoltaico alla rete di distribuzione nazionale sono coperti dagli incentivi.
  • Le opere edili strettamente necessarie: Qualsiasi opera edile essenziale per la realizzazione dell’impianto, come ad esempio la preparazione del terreno o le opere di fondazione, può essere inclusa nelle spese ammissibili.
  • Le progettazioni, le indagini geologiche e geotecniche: I costi per la progettazione dell’impianto, le indagini geologiche e le valutazioni geotecniche del sito sono ammissibili.
  • La direzione lavori, la sicurezza, la contabilità dei lavori e i collaudi: Le spese per la gestione del cantiere, la sicurezza sul lavoro, la contabilità dei lavori e i collaudi finali sono inclusi negli incentivi.

Per quanto riguarda gli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico, essi sono suddivisi in due categorie:

  • Contributo in conto capitale: Un incentivo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
  • Tariffa incentivante: Un’ulteriore incentivazione applicata all’energia elettrica netta prodotta dall’impianto agrivoltaico e immessa nella rete elettrica nazionale.

Questi incentivi mirano a promuovere l’adozione di soluzioni innovative che combinino la produzione di energia rinnovabile e l’attività agricola, contribuendo così alla transizione verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

Accesso agli incentivi Agrivoltaici

A partire dal 4 giugno 2024, gli interessati agli incentivi agrivoltaici potranno iniziare a presentare le loro domande tramite un processo telematico, che rimarrà aperto fino al 2 settembre 2024. Per essere ammessi a questo programma di incentivi, i candidati devono completare alcuni passaggi cruciali. Innanzitutto, è indispensabile ottenere l’accettazione definitiva del preventivo di connessione alla rete elettrica. Inoltre, l’impianto deve essere registrato nel sistema GAUDÌ, che gestisce l’anagrafica degli impianti di produzione, e deve ricevere la necessaria validazione.

Le specifiche per l’accesso a questi incentivi sono dettagliatamente descritte nel Decreto Dipartimentale n. 233, datato 16 maggio 2024, che fornisce tutte le indicazioni operative necessarie.

Suggerimenti per ottimizzare l’accesso agli incentivi

Per un risultato di  successo il processo di richiesta deve seguire questi passi:

  1. Preparazione anticipata: Inizia a raccogliere e preparare tutti i documenti necessari ben prima dell’apertura del bando. Questo include la verifica delle specifiche tecniche dell’impianto e la conformità con le normative vigenti.
  2. Consulenza specialistica: Potrebbe essere utile avvalersi di una consulenza da parte di esperti nel settore dell’energia solare e agrivoltaico per navigare il processo di connessione alla rete elettrica e assicurare che la documentazione sia completa e conforme.
  3. Monitoraggio continuo: Mantieni un contatto regolare con l’ente erogatore degli incentivi per aggiornamenti sullo stato della domanda e per rispondere prontamente a eventuali richieste di informazioni supplementari o chiarimenti.

Altri incentivi per l’agricoltura fotovoltaica

Oltre agli incentivi del Decreto Agrivoltaico, esistono altre opportunità per gli imprenditori agricoli che vogliono investire nel fotovoltaico:

  • Bonus Parco Agrisolare: Incentivo in conto capitale per l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli produttivi, con la possibilità di rimuovere l’amianto, isolare termicamente e migliorare l’areazione delle stalle.
  • Decreto FER: Tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili.
  • Incentivi per l’autoconsumo diffuso: Tariffe incentivanti per l’installazione di impianti fotovoltaici e la condivisione dell’energia prodotta con edifici vicini (Comunità Energetiche Rinnovabili, Gruppi di Autoconsumatori, Autoconsumatore a Distanza). Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, è disponibile un contributo a fondo perduto dal PNRR fino al 40% della spesa.
  • Piano Transizione 5.0: Credito d’imposta per gli investimenti mirati a ridurre il consumo di energia o conseguire un risparmio energetico specifico. Se si installano pannelli fotovoltaici europei ad alta efficienza, il credito d’imposta può raggiungere il 63%.

Con il calo dei prezzi e l’evoluzione tecnologica, un impianto fotovoltaico può restituire nel corso del tempo un guadagno di almeno 5 volte l’investimento iniziale. Per massimizzare il ritorno economico, è fondamentale confrontare preventivi da installatori specializzati nel fotovoltaico per l’agricoltura, che possano proporre la soluzione tecnica e gli incentivi più adatti al caso specifico.

Agrifotofoltaico e micro eolico: l’importanza delle sinergie nelle rinnovabili

L’agrifotovoltaico verticale continua a offrire soluzioni innovative per l’agricoltura sostenibile, come l’altra tecnologia complementare che è il micro eolico verticale (guarda qui i nostri impianti micro eolici). Questi impianti possono essere integrati efficacemente nelle aziende agricole, specialmente in aree dove le condizioni di vento sono favorevoli, ampliando ulteriormente la capacità di produzione di energia rinnovabile senza impattare le superfici coltivate.

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