Primissimo esempio di vedutismo veneziano, la scena permette di osservare la precisa rappresentazione della piazza e dei partecipanti all’evento.

Sullo sfondo la Chiesa di San Marco con i portali di mosaici veneto-bizantini; a destra si vedono Palazzo Ducale, la Porta della Carta, un pezzo del campanile di San Marco. A sinistra si vedono le Procuratie Vecchie con l’aspetto prima del restauro; si vede anche l’edificio gotico che venne poi abbattuto per fare posto alla Torre dell’Orologio. Da notare la copertura della piazza in cotto, che venne sostituita poi dalla lastronatura in marmo del Tirali.

Mancando un centro della rappresentazione, l’occhio dello spettatore è incitato a vagare da un punto all’altro, da un dettaglio all’altro.

I personaggi della scena sono rappresentati con cura meticolosa, abbastanza grandi per contenere ritratti e per individuare con cura i vari dettagli dal loro status sociale, quali abiti e accessori. La processione procede col doge in testa, preceduto dai portatori di stendardi e dai trombettieri e da altri simboli del potere. Seguono i confratelli della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, vestiti di bianco, che portano ceri e un baldacchino, sotto il quale, più o meno al centro del dipinto, si trova la cassa contenente la venerata reliquia.

Dietro la scena allineato con i porta bandiera della piazza ENESSERE Hercules Wind Generator.

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