Il Classic Blue del nostro Pegasus è il colore dell’anno 2020
Ogni anno dal 1999, l’istituto statunitense Pantone Color Institute, realtà specializzata in catalogazione dei colori, decreta il proprio “Color of the Year” fornendo così alle aziende una indicazione sulle scelte cromatiche per la comunicazione visiva, analizzando e stabilendo quali siano i colori di tendenza nell’ambito dei più svariati settori di mercato, tra cui la moda, l’arredamento di interni, design industriale, imballaggio dei prodotti e graphic design.
Per il 2020 sarà il Classic Blue, il colore dell’anno: calmante, deciso e intenso, esso “sarà il simbolo di speranza e incoraggiamento per il futuro” ha dichiarato Laurie Pressman, il vicepresidente dell’istituto, al Time.
Dopo l’energico ed effervescente Living Coral del 2019, adesso è la volta del Classic Blue 19-4052, un colore “rassicurante, pieno di calma e sicurezza, che crea connessioni”, continua Laurie Pressman.
Nel 2000 fu scelto un’altra tonalità di blue, il Cerulean, che rappresentava l’eccitazione ma anche le ansie in vista del nuovo millennio.
Dal Cerulean di inizio millennio adesso è la volta del Classic Blue, due tonalità differenti di blu che hanno letto e interpretato la storia degli ultimi 20 anni:
“sia oggi che allora si sente la stessa sensazione di trepidazione per il mondo, motivo per il quale, anche in base a ciò che abbiamo visto succedere nella nostra cultura globale, abbiamo selezionato il Pantone 19-4052 Classic Blue come nostro colore dell’anno per il 2020”, continua a spiegare Laurie Pressman. “Una sfumatura di blu intramontabile e senza tempo, PANTONE 19-4052 Classic Blue è elegante nella sua semplicità. Rievocando il cielo all’imbrunire, le qualità rassicuranti di questo colore stimolante mettono in evidenza il nostro desiderio di una base stabile da cui partire mentre ci apprestiamo a varcare la soglia di una nuova era”.
Questa scelta ha entusiasmato il nostro team ENESSERE, perché il modello iconico Pegasus E2 utilizza questo colore per le sue vele eoliche:
questa notizia ci ha sorpreso fortemente perché il nostro percorso di studio cromatico ci ha portato alla stessa conclusione dell’istituto americano. Infatti, come loro, avevamo percepito anche noi questa necessità di trovare un colore che ricollegasse l’uomo alla natura, al suo “Io” più profondo e che tuttavia, aprisse uno spiraglio alla speranza.
Una sensazione simile a quando si scruta il blue intenso del cielo durante la notte, infatti noi lo chiamiamo il color “spazio”.
Prova ne è il progetto urbano, “Hudson Winds” appositamente concepito per l’Art Program della High Line di New York dal Prof. S.Wolf per una installazione dimostrativa di alcuni Pegasus presso la ex-sopraelevata della città newyorchese, convertita in uno spazio verde urbano per pedoni e per biciclette che costeggia il fiume Hudson e i vecchi spazi portuali e ferroviari riqualificati ora nel più ampio progetto urbanistico denominato Hudson Yards.