Energia eolica e impatto ambientale
In questo articolo vogliamo provare a trattare il delicato tema dell’impatto ambientale rappresentato talvolta dai grandi impianti eolici ed al contempo inquadrare meglio quali sono i vantaggi offerti dal mini e micro eolico.
Partiamo però cercando di capire cos’è veramente l’energia eolica.
L’energia eolica è in primis una fonte rinnovabile che ha la caratteristica di non esaurirsi mai, in quanto deriva dallo sfruttamento del vento.
Per ricavare energia dal vento è però necessario installare, laddove conviene, degli impianti con turbine eoliche le quali convertono l’energia cinetica del vento in energia elettrica pulita e rinnovabile. Più grandi sono le pale eoliche, più energia sarà potenzialmente prodotta.
In gran parte del mondo vince ancora oggi il concetto di avere pochi grandi impianti centralizzati per la produzione dell’energia necessaria a servire più utenze possibile: ciò può accadere solo costruendo grandi impianti come le centrali nucleari, idroelettriche, centrali a carbone, ecc.
Questo approccio vale anche per le turbine eoliche: grandi parchi eolici con più generatori in serie sono posizionati vicini tra loro per puntare a creare gigawatt di energia elettrica.
Ecco allora, viste le dimensioni che questi parchi eolici hanno, che entra in scena il problema dell’impatto ambientale. Uno scenario sempre più tenuto in considerazioni da molti ordinamenti regionali e spesso nazionali che stabiliscono le distanze minime da rispettare rispetto ai centri abitati, le coste e aree archeologiche o di alto valore paesaggistico.
Inoltre, si cerca di evitare quello che può essere definito “effetto selva“, cioè una serie di pale eoliche mal distribuite sul territorio che causano un reale disturbo alla visuale dell’osservatore e che diminuisce spesso le prestazioni delle pale eoliche a causa delle turbolenze scatenate dalle pale adiacenti.
Esistono poi altri tipi di impatto negativo per eolici superiori ai 100 metri d’altezza come quello sulla fauna e in particolare di alcune specie di uccelli migratori che s’impattano sull’area spazzata del rotore. L’altro fenomeno negativo più frequentemente dibattuto è l’inquinamento acustico, particolarmente sentito con rotori ad asse orizzontale: ci riferiamo al rumore generato dal vuoto d’aria che si crea tra l’ala e la torre quando questi elementi inevitabilmente si trovano paralleli.
In fase d’installazione, inoltre, sono emersi fenomeni di opposizione delle comunità locali dovuti all’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma di questi impianti e l’impatto ambientale che segue al cantiere dell’installazione per tutta una serie di componenti esterni alla turbina eolica vera e propria, come le cabine di trasformazione, plinti in superficie e la rete di distribuzione.
Eolico e impatto sul territorio: esempi in Italia
Nel territorio italiano esistono alcuni esempi di futuri possibili parchi eolici contestati da parte dell’opinione pubblica locale a causa del loro teorico impatto ambientale. Uno è un impianto on-shore, cioè su terra, e l’altro un impianto off-shore, situato quindi alto mare.
Il primo impianto di cui parliamo è stato citato da un articolo approfondito su emergenzacultura.org, ma per essere brevi possiamo dire che si tratta di un sito ad alto interesse culturale pertanto il problema sussiste veramente. Infatti, gli impianti sorgerebbero nella zona di Civita di Bagnoregio, edificata secoli or sono dagli antichi Etruschi.
Il secondo esempio tratta un progetto di parco eolico off-shore al largo delle coste di Rimini, considerato invasivo e quindi incompatibile con la vocazione turistica della costa romagnola. Anche qui, per approfondire questa questione potete leggere su qualenergia.it
Come però citato anche sul quotidiano nazionale il Resto del Carlino è giusto porsi alcune domande in questa fase di transizione energetica del tipo “le comunità locali sono adeguatamente informate e coinvolte nelle decisioni per eventuali installazioni di parchi eolici nel loro territorio? Se questa fase iniziale non è gestita correttamente non si rischia di creare dei confronti e delle opposizioni preconcette? C’è la consapevolezza da parte di tutti che la transizione energetica imporrà un cambio di stile di vita importante?
Non è che l’effetto nimby, acronimo di Not In My BackYard (non nel mio cortile) diventa controproducente per tutti, creando posizioni preconcette e ideologiche?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Micro eolico e micro generazione di energia: il buono si unisce al bello
Già, il buono si unisce al bello, perché se è vero che per alcune persone i grandi impianti eolici sono buoni ma non belli, il micro eolico è la soluzione che unisce l’utile al piacevole. Ora, grazie al micro eolico di Enessere si può produrre elettricità pulita senza impatto ambientale ed anzi, talvolta, l’impatto estetico dei nostri eolici valorizza l’ambiente circostante.
Infatti, il pregio delle nostre turbine eoliche è proprio la completa integrazione con l’ambiente circostante, grazie alla gamma di colori disponibili della versione Pegasus Wind Turbine ed anche alla possibilità di scegliere il modello Hercules Wind Turbine con pale rivestite in legno di Paulonia: design ed eleganza in armonia con il paesaggio.
In un recente articolo su huffingtonpost si afferma che l’eolico non è la soluzione adatta per il nostro bel paese a causa dell’impatto ambientale, ma se invece dei grandi impianti si promuovesse la tecnica della micro generazione? E se tutti si dotassero di piccoli impianti domestici come fotovoltaico e micro eolico per sopperire almeno in parte al fabbisogno energetico?
La microgenerazione distribuita non mitigherebbe l’esigenza di costruire grandi impianti di energia centralizzati?
Per ENESSERE il buono è anche bello: proponiamo una soluzione eolica di piccola taglia di alto design, di innovazione tecnologica, usando materiali di altissima qualità.
Il nostro micro eolico diventa un vero e proprio totem di sostenibilità.
E’ una sintesi di alta tecnologia e di bellezza che dura nel tempo. Abbiamo aggiunto l’eleganza del design costruttivo alla più avanzata conoscenza dell’industria energetica del vento.
Pensiamo che questo processo di microgenerazione, stimolato dalla bellezza dei nostri eolici, possa innescare un cambiamento positivo di ogni cittadino poiché produrre elettricità in quasi autonomia contribuirà a cambiare le abitudini e il proprio stile di vita. Così facendo, egli sarà più conscio di cosa significhi consumare energia, sarà più consapevole dell’impatto che può avere ogni singolo gesto sull’ambiente, arrivando così a modelli di società più sobrie, mitigando il consumo sfrenato e promuovendo la produzione consapevole di energia elettrica pulita.