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Una crescita economica sostenibile è possibile solamente con l’impegno di tutti.

La responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente

Sapete che il 66% dei consumatori è disposto a pagare di più un prodotto qualora il brand sia “ecologicamente responsabile“?

Questo accade perché acquistando prodotti “green” ci si sente partecipi al cambiamento, ci si sente utili verso una piena transizione ecologica: è come se in piccolo, si facesse qualcosa di concreto.

Significa anche che nel mondo è arrivato il momento che tutti diano una mano per la lotta al cambiamento climatico e ancor più, le aziende: si distingueranno solamente tra le altre, se adotteranno soluzioni green con investimenti mirati ad inquinare meno.

Adottare una politica green per un’azienda non è più quindi un costo aggiuntivo, seppure positivo che porta beneficio all’ambiente e alle prossime generazioni, ma è un vero e proprio investimento per il brand aziendale, così che il mercato percepisca in modo manifesto che l’azienda si impegna per un cambiamento e abbia una propria responsabilità ambientale e sociale.

Energie rinnovabili, prodotti tech sostenibili, mobilità a basso impatto ambientale: queste sono alcune delle grandi sfide a cui dobbiamo far fronte, se vogliamo consegnare alle prossime generazioni un mondo migliore, un mondo vivibile.

Corporate Social Responsibility significa quindi assumersi una responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente e della comunità in cui l’attività d’impresa risiede ed opera e ciò, ora è a tutto vantaggio dell’immagine percepita dagli utenti e/o clienti. È infatti opinione ormai diffusa che aziende, imprese e grandi marchi abbiano una maggiore responsabilità rispetto al privato e per questo debbano farsi da promotori del cambiamento e accettare questa sfida.

Grandi aziende come Google, Gucci, Starbucks, BMW, Chanel, Apple e molte altre aziende leader al mondo nei loro settori hanno iniziato, oramai da anni, ma con una forte accelerazione in questo periodo storico ad impegnarsi attivamente, nella consapevolezza che la loro responsabilità ambientale è fondamentale per la transizione ecologica. Esiste a tal proposito anche un’iniziativa chiamata RE100 che riunisce alcune tra le aziende più influenti al mondo per spingere verso la transizione energetica grazie all’uso di energia rinnovabile al 100%.

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Enessere: energia rinnovabile abbinata a design e sostenibilità

Negli Stati Uniti esistono anche degli enti che assistono e aiutano le aziende nella crescita economica sostenibile, come ad esempio il SASB (Sustainability Accounting Standards Board) presieduto dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg.

Nel tempo è infatti maturata la consapevolezza che essere un’azienda sostenibile non è un mero costo ma, al contrario, la diffusione di politiche green apre nuove opportunità di crescita, d’investimenti e di occupazione. Perché questo accada è però necessario che vi sia un’azione coerente e reale da parte di tutti: governo, imprese e cittadini.

Come si può fare responsabilità sociale d’impresa?

La responsabilità sociale delle imprese si può concretizzare in molti modi, a volte bastano anche piccole scelte quotidiane in azienda, altre volte invece è opportuno fare degli investimenti più cospicui. Chi può, ora deve fare, non può più procrastinare la decisione. Qualche esempio? Eccoli:

  • Partecipare attivamente ad associazioni Green
    L’azienda può sostenere o prendere parte ad organizzazioni di sostenibilità come ad esempio, la Global Compact delle Nazioni Unite, che si propongono di promuovere un modo sostenibile di fare business e favorire la lotta al cambiamento climatico attraverso decisioni aziendali come la riduzione dell’imballo, il miglioramento dei sistemi produttivi, la riduzione degli sprechi etc.
  • Attivare politiche interne di sostenibilità
    Inserire in azienda un CSR manager aiuta le aziende ad individuare quali possono essere i processi produttivi etici e sostenibili.
  • Fare volontariato d’impresa
    Il volontariato d’impresa è un modo per supportare comunità locali e le organizzazioni non profit, tramite donazioni o sponsorizzazioni.
  • Attivarsi con piccole o grandi azioni concrete
    L’azienda può adottare una fonte di energia rinnovabile come i nostri impianti di mini eolico, oppure dotarsi di una flotta aziendale di veicoli elettrici o semplicemente spegnere le luci tramite sensori di presenza ogni qualvolta l’ufficio si svuota.

ENESSERE nel suo piccolo si impegna a piantare 10 piccole piante di paulonia ad ogni installazione di un micro eolico Hercules Wind Turbine e la scelta del tipo di pianta non è causale: infatti, le vele del nostro Hercules Wind Turbine sono interamente rivestite in legno di paulonia, chiamato comunemente kiri, un albero anti-smog per le sua peculiarità di consumare più di 30 kg di CO2 all’anno per singola pianta.

Il nostro Hercules Wind Turbine ha anche altre caratteristiche amiche dell’ambiente:

  • Ha una bassa rumorosità (circa 38 dBA).
  • È costruito in armonia con l’ambiente, secondo la proporzione aurea, generando una simbiosi tra ambiente circostante ed eolico.
  • I nostri eolici sposano il “silenzio cromatico”, mitigando la loro presenza nella natura.
  • È realizzato con materiali che possono essere riutilizzati più volte a fine ciclo.
  • La sua durata di funzionamento è pluridecennale con una manutenzione ordinaria.
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Le nuove generazioni e la responsabilità sociale

E’ noto che i giovani tra i 25 ed i 35 anni per nulla attratti dalle vecchie ideologie sono molto coinvolti in questo nuovo modo di giudicare le aziende e i prodotti che acquistano, essenzialmente per tre motivi:

  • Sono emotivamente coinvolti, l’acquisto ha più valore se porta un’esperienza.
  • Sono consumatori consapevoli che desiderano essere informati.
  • Essendo la maggior parte della popolazione mondiale attiva, sono quantitativamente rilevanti in ogni mercato.

I giovani tendono così ad impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile e credono attivamente nella lotta al cambiamento climatico, dando vita a delle tendenze di consumo idonee e coerenti a raggiungere le migliori condizioni possibili per la vita nel nostro pianeta.

Se poi scendiamo nella categoria dei giovanissimi, questa mentalità green sta ancor di più radicando, complice la comunicazione dei media e l’impegno di promozione che le scuole ed gli insegnanti stanno attuando da anni.

Puntare su un’economia verde significa ricongiungersi alla vera ricchezza che è l’ambiente che ci circonda, significa investire nella natura invece di sfruttarla, significa creare una economia cosciente, per poter lasciare in eredità ai nostri figli un pianeta sano, vivibile, produttivo ma non sfruttato.

Il lusso e la sostenibilità

Anche l’industria del lusso e della moda hanno dovuto fare i conti con la sostenibilità ambientale a causa del forte rischio di un ritorno di immagine fortemente negativo generato da numerose inchieste che hanno approfondito la loro filiera e il loro processi produttivi.

Il settore della moda, infatti, genera l’8% delle emissioni di CO2 industriali, usa regolarmente molti prodotti chimici per la colorazione e produce una grande quantità di capi in fibra sintetica (leggasi “petrolio”) e laddove si producano tessuti in cotone naturale, la situazione non è migliore a causa della grande quantità di acqua necessaria per la coltivazione di questa materia prima.

I clienti della moda hanno così affinato le loro ricerche verso brand più sostenibili, alla ricerca di prodotti più ecologici, prediligendo brand green, per cui si assiste ad un riposizionamento dell’industria del lusso e della monda verso la sostenibilità ambientale e l’impegno per una più forte responsabilità sociale.

In Francia, dove la moda è uno dei settori trainanti, il presidente Macron ha firmato il Fashion Pact insieme ad importanti aziende del settore, con l’impegno a prodigarsi nella lotta alle emissioni e rendere l’industria della moda più sostenibile per l’ambiente.

Le industrie del lusso e della moda che intraprenderanno la strada della sostenibilità, beneficeranno della tendenza delle nuove generazioni di preferire prodotti di aziende responsabili, e secondo uno studio di First Insight, i post-millennial sono quelli maggiormente disposti a pagare di più per beni sostenibili.

In altre parole, la ricerca di beni sostenibili esiste già nel mercato, serve solamente la consapevolezza di aziende ed imprese a comprendere che mettere in campo iniziative di sostenibilità per attrarre nuovi consumatori è un investimento necessario nel lungo termine per stimolare la crescita e il successo del loro brand.

E tu? Cosa fai per la salvaguardia del nostro pianeta?
La tua azienda si adopera attivamente per aiutarci nella lotta al cambiamento climatico?

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