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Micro eolico e cambiamento climatico

Anche la scelta dei materiali ha un suo significato: il legno di Paulownia

Dopo un lungo percorso di ricerca, il team di ENESSERE ha scelto di usare il legno di Paulonia per il rivestimento delle vele in legno del nostro micro eolico, Hercules Wind Turbine nella versione Natural.

Avevamo usato per anni il cedro Nord Americano e tentato, in modo sperimentale, di usare il bamboo e teak. Poi finalmente il nostro team ENESSERE ha scoperto un incredibile legno di origine asiatica, comunemente conosciuto con il nome Kiri: un legno leggero, senza nodi, facilmente lavorabile e soprattutto eco sostenibile e amico dell’ambiente.

Infatti, l’albero di Paulownia Tomentosa, o Kiri, cresce in tempi record e produce 4 volte più ossigeno degli altri alberi.

E’ un legno che proviene da lontano con una storia affascinante che trova le sue radici nella lontana Asia, la sua area d’origine: la Paulownia Tormentosa è stata usata per secoli nell’ebanisteria giapponese per realizzare gli armadietti dove venivano custoditi gli oggetti più preziosi, come i kimono di seta e spesso, gli strumenti musicali.
Tuttora, le travi portanti dei tetti delle case in Giappone sono realizzati in Paulownia, grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e duttilità.

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In questi ultimi due secoli, questa bellissima pianta ha viaggiato nel nostro pianeta verso Occidente, trasportata dai lavoratori asiatici che usavano il suo legno per realizzare casse d’imballo presso i cantieri della ferrovia americana in costruzione lungo le distese del Nord America. Così, a poco più di un secolo, grazie probabilmente alle sementi che casualmente furono trasportate in queste casse, è cresciuta una vera e propria cintura di alberi di Paulownia lungo il tracciato di questa immensa opera ferroviaria.

In Europa, invece, giunse nei giardini di molte ville Venete e ville Francesi grazie alla sua bellezza: un albero “esotico” che grazie al suo color lilla quando è in fiore, conquistò l’immaginazione di molti progettisti di giardini e parchi nel corso dei secoli.

Il nome scientifico è Paulownia Tormentosa e quando fiorisce, ha delle bellissime sfumature viola e lilla: la sua ampia e folta chioma, in primavera, si riempie di meravigliosi fiori di rosa acceso che la rendono una pianta di alto fusto inconfondibile per uso ornamentale in tutto il mondo.

Ma oltre alla sua bellezza, questa straordinaria pianta offre un legno leggerissimo e molto resistente: infatti, un metro cubo di questo legno pesa dai 300 ai 400 kg, rispetto ai 1.000 kg di un legno normale.

Tuttavia, i suoi pregi non finiscono qua: la sua coltivazione necessita di spazi ridotti e la sua crescita è estremamente veloce. La Paulownia, infatti, può dare un raccolto fino a sette volte superiore rispetto ad alberi come il pioppo o il salice: questo vuol dire un’alta produttività per l’eventuale utilizzo industriale.

Un vero e proprio “super-albero” che è in grado di assorbire anidride carbonica fino a dieci volte la media delle altre piante: nel giro di soli tre anni, infatti, la Paulownia riesce a raggiungere il suo massimo livello di sviluppo, e può arrivare fino a quasi 20 metri di altezza.

Vari studi confermano che ogni ettaro di Paulownia è in grado di assorbire dalle 28 alle 32 tonnellate di anidride carbonica all’anno, vale a dire che ogni pianta consuma dai 32 ai 36 chilogrammi di CO2 ogni dodici mesi.

A questo proposito, già nel 2011, la Kiri, o Paulownia, ha vinto il Guinness World Record come “albero dalla crescita più veloce”: essa non solamente depura al meglio l’aria, ma è in grado di ripulire il terreno in cui viene piantata.
È per questo motivo che spesso è usata per recuperare suoli contaminati e usata da stimolo economico per passare dalla produzione di bestiame alla produzione di legname per le industrie del legno, vedi le sperimentazioni in atto in Argentina.

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Particolare delle vele eoliche in legno di Paulownia

Come le nostre turbine micro eoliche, il legno di Paulownia è un vero e proprio amico dell’ambiente: le sue fronde compatte mantengono l’ombra, così che il suolo resta libero dalle erbe infestanti e la sua chioma accoglie tantissime specie diverse di insetti, favorendo la biodiversità.

Infine, una volta tagliata la pianta rinasce dalle proprie radici e riprende perciò a crescere, fino ad arrivare anche a cinque-sei cicli, senza dover ricorre a trattamenti chimici.

Per questo, la presenza della Paulownia dovrebbe essere incentivata nei nostri ecosistemi: è un vero e proprio alleato naturale per diminuire la CO2 e depurare l’aria dalle polveri sottili.

Queste caratteristiche di velocità di crescita, capacità depurative e duttilità nell’utilizzo industriale hanno reso nell’ultimo decennio questa pianta un simbolo della lotta contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale: ciò ha convinto il nostro team ENESSERE a supportarne la sua diffusione e il suo utilizzo.

Ci impegniamo infatti a piantare 10 nuove piante ogni qualvolta installiamo un nuovo Hercules Wind Turbine.

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