di Alessio Sartore
Non capita tutti i giorni di scoprire una pala eolica ipertecnologica in legno e carbonio alta nove metri dentro una stanza a cupola del Palladio. Succede a Vicenza, a palazzo Da Porto, ed è la show room di Enessere, start up tecnologica nata nel 2011 che sfrutta il saper fare degli artigiani vicentini e software open source per produrre Hercules, una pala eolica per l’energia verde venduta al mercato emergente del lusso sostenibile.
Il ceo Alberto Tessaro, 36 anni, ci racconta che tutto è partito da Economia all’idrogeno, saggio di Jeremy Rifkin pubblicato nel 2002, quando l’economia verde era più una prospettiva che un mercato vero e proprio. Laurea in Economia a Trento, Tessaro è sempre stato incuriosito dal vento come forma di energia rinnovabile. «L’utilizzo del calore come fonte di energia – dice – è stato ottimizzato duecento anni fa, il vento invece ha una storia più antica. Prendiamo i mulini a vento o l’utilizzo che si faceva in marina. Perché è sempre stata sottovalutata un’energia così primitiva?». La risposta risiede nella tecnologia. Per catturare e gestire il vento serve una competenza tecnologica elevata e software oggi open source inimmaginabili solo dieci anni fa.
Tutta la filiera produttiva della pala Hercules è vicentina e quasi a chilometro zero. «Siamo fortunati, – continua Tessaro – dalla micromeccanica all’elettronica di precisione alla lavorazione del legno abbiamo trovato artigiani esperti che creano un circolo di concorrenza sana per trovare soluzioni creative di produzione». Come per la struttura in carbonio delle vele, affidata a un’azienda specializzata in telai per la Formula 3. O i bulloni alla base della pala preparati da un orafo. Questa grande ricchezza manifatturiera non si sposta da un raggio di 70 chilometri dalla città berica e permette di offrire al cliente un prodotto ad hoc.
Il prodotto non è per tutti. Il cliente è un privato con un’alta capacità di spesa. Ma secondo Tessaro, la rivoluzione ecologica partirà proprio dall’alto. «Dobbiamo smetterla di pensare che ogni tecnologia verde che ha successo costa poco. La rivoluzione verde rimane tecnologica. Occorre partire da una élite che scelga uno stile di vita fuori dal petrolio e dai carboni fossili».
La scelta di Enessere infatti è stata di quella di porsi sulla punta della piramide di consumo con un prodotto di pregio ed estetico perché il motore della nuova economia tecnologica verde Made in Italy è proprio la bellezza. «Il Rinascimento– conclude Tessaro – è un asset che abbiamo solo noi italiani».
Enessere è una start up tecnologica vicentina che sa coniugare il saper fare artigianale dell’area geografica in cui lavora e vive e creare un prodotto di pregio per il mercato emergente del lusso sostenibile. Un nuovo mercato mondiale che chiede tecnologia ma anche cura del dettaglio ed estetica. Vedere le vele di legno e carbonio sotto una cupola di Andrea Palladio è un ottimo inizio.
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