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Energia eolica nel mondo, come soffia il vento?

6 anni fa: La situazione nel 2015

Solo 6 anni fa scrivevamo questo articolo sulla produzione di energia eolica nel mondo, ecco quindi come era la situazione nel 2015 e cosa abbiamo scritto:

“Il paese europeo ad aver prodotto più energia dalle centrali eoliche (circa 43%) è la Danimarca. Grazie ad uno dei più grandi impianti eolici offshore del mondo, la centrale di Anholt nel mare Kettagat. Il vento sarà, nel 2016, la fonte più economica del paese e costerà la metà rispetto carbone e gas naturale.

Portogallo e Spagna, secondo e terzo posto, generano il 20% della loro elettricità dal vento e l’Irlanda al quarto posto il 19%. Germania e il Regno Unito, quinto e sesto posto,  per ora arrivano al 9% di energia elettrica da fonte eolica, ma la sommano però alla produzione di energia fotovoltaica e alla graduale uscita dall’uso di fonti come il carbone e il nucleare.

La produzione di energia eolica è aumentata dell’8% nel 2014, mentre quella prodotta da impianti a carbone è scesa del 6%. La differenza tra il vento e il carbone è più pronunciata nel Regno Unito, infatti nel 2014 ha generato l’11% in più di energia elettrica dal vento e il 25% in meno dal carbone che nel 2013.

Al settimo posto della classifica troviamo la Romania, quasi al 9 per cento di produzione di energia eolica. Questo paese è la patria di uno dei più grandi parchi eolici del mondo, un impianto da 600 megawatt di proprietà della Ceca CEZ.

Per quanto riguarda i grandi produttori di CO2 quali Stati Uniti e Cina possiamo dire che i parchi eolici degli Usa producono più energia elettrica rispetto a quelli di qualsiasi altro paese: 182 terawattora nel 2014 pari al 4,4 per cento della produzione annuale del Paese.

La Cina, leader mondiale nella capacità installata per l’energia eolica con 115.000 megawatt rappresenta ancora meno del 3 per cento della produzione di energia elettrica. Eppure l’energia eolica è più che raddoppiata dal 2011, lasciando indietro l’energia nucleare.

L’energia eolica è ora la terza fonte di energia elettrica dietro a quella prodotta dal carbone e dall’energia idroelettrica.

Fonte: https://agenda.weforum.org

Energia-eolica-Europa

L’energia eolica nel 2020

Il 2020 è stato un anno segnato dalla pandemia, tuttavia Cina e Stati Uniti non si sono fermati e hanno fatto da traino con un vero e proprio record d’installazioni di impianti eolici (onshore e offshore) grazie probabilmente ad una situazione fiscale e burocratica più favorevole rispetto alla situazione europea.

Secondo la BloomberNEF in tutto il mondo, nel 2020, sono stati realizzati impianti eolici per una potenza totale intorno ai 96,7 GW, un bel balzo in avanti rispetto ai 60 GW dell’anno precedente e a farla da padrone è stato, al contrario di quel che si potesse pensare, l’eolico onshore, cioè gli impianti eolici su terra ferma.

Installazioni eolico in Cina e USA: un record

Il mercato eolico cinese ha avuto una crescita esponenziale senza precedenti, un record assoluto in quanto solo in Cina sono stati realizzati impianti ad energia eolica di 57,8 GW di capacità produttiva. Se pensiamo che nel 2019 in tutto il mondo erano poco meno di 60 GW, capiamo bene che l’impatto è notevole.

Produzione-Energia-eolica-Cina

Come la Cina , il 2020 è stato una anno da record anche per l’eolico negli USA, infatti la capacità di energia prodotta dall’eolico è aumentata dell’85% rispetto all’anno precedente.
Nel 2020, negli Stati Uniti sono stati infatti aggiunti in rete quasi 17 GW di elettricità pulita generata dall’eolico, in grado quindi di alimentare circa 5 milioni di abitazioni.

Come successo anche in Cina, probabilmente la scadenza prevista entro fine 2020 di alcuni incentivi fiscali ha accelerato di fatto lo sviluppo di nuovi impianti eolici.

E in Europa?

A fare da traino al mercato eolico europeo ci pensano gli stati del nord Europa, in particolare la Gran Bretagna con 11 GW di energia eolica installati, quasi tutti con impianti offshore.

Uno dei problemi maggiori a livello europeo è probabilmente la burocrazia: infatti, le procedure burocratiche sono spesso troppo complicate, con regole difficili da seguire e installazioni che non sono mai sicure fino alla messa in servizio anche a causa di possibili decisioni da parte dei tribunali su permessi o problemi di natura ambientale.

Probabilmente prima di veder sfociare veramente in Europa una vera espansione dei parchi eolici bisognerà arrivare ad un regolamento più chiaro e snello a livello continentale. Per ora quindi, puntiamo tutto sul nostro micro eolico di qualità e design, ideale per piccole installazioni eoliche in ambiente urbano.

D’altronde per scavare una roccia basta una goccia.

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