L’idea sembra quasi frutto della fantasia di uno scrittore visionario, o della matita di Hayao Miyazaki, il celeberrimo regista, fumettista e animatore giapponese: posizionare a settanta metri d’altezza sei turbine eoliche sulla cima delle due ciminiere dell’ex centrale elettrica ottocentesca di Mosca, oggetto di un ambizioso progetto di recupero. Eppure è proprio questo che è stato domandato a ENESSERE dallo studio parigino di Renzo Piano, che ha chiesto al team di Brendola di valutare le diverse soluzioni tecniche possibili. Scopo del restauro, soddisfare la richiesta del russo proprietario dell’edificio che proprio lì intende realizzare la sua fondazione d’arte privata. Un edificio che deve diventare simbolo d’innovazione, progresso e sostenibilità, rispetto al quale la funzione delle turbine di ENESSERE assolvono ad un ruolo fondamentale: far percepire anche visivamente l’idea che l’edificio sappia “catturare” dal cielo moscovita l’aria pulita e convogliarla lungo le ciminiere a beneficio della popolazione. Ribaltandone, anche simbolicamente, la funzione originaria, che al contrario comportava l’emissione di fumi densi e inquinanti, retaggio di un passato che l’ex URSS sta cominciando a mettersi alle spalle. Un segnale chiaro e fortemente evocativo, un simbolo di modernità di cui le turbine ad asse verticale di ENESSERE diventano elemento caratterizzante. Sviluppato proprio insieme allo studio di Renzo Piano, il progetto partecipa proprio in questo periodo a una gara internazionale per la quale ENESSERE ha adottato una soluzione su misura particolarmente ambiziosa: saranno infatti sei le turbine che, posizionate una sopra l’altra, ruoteranno in maniera indipendente sopra ognuna delle ciminiere. Portando, letteralmente, una boccata d’aria fresca alla città di Mosca grazie alla sola energia del vento.