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Mappe del vento e atlanti eolici

Aggiornata ogni tre ore, permette di scoprire la ventosità in ogni punto del globo.

Quanto vento c’è in questo momento in Nuova Zelanda? E dietro casa mia? La risposta è in Earth, una visualizzazione delle condizioni meteo dell’intero pianeta, aggiornata in tempo reale, creata da Cameron Beccario. Il giovane software engineer, per sua stessa ammissione, si è ispirato all’ormai classica HINT.FM Wind map che mostrava il vento degli Stati Uniti.

Il pregio di Earth è di essere globale e di fornire in un colpo d’occhio moltissime informazioni. Basta cliccare su un qualsiasi punto del globo per avere informazioni su quella zona, come la velocità e la direzione del vento.

Enessere condivide questa mappa interattiva, graficamente molto bella, che può essere utile per vedere dove collocare il nostro micro eolico ENESSERE Hercules Wind Turbine.

(Fonte: Denis Rizzoli per Wired.it)

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mappa dei venti

Cos’è un atlante eolico?

L’atlante eolico è una mappa dei venti, e viene utilizzato per individuare con precisione le zone con maggiore ventosità, più adatte quindi ad ospitare un impianto eolico.
Per questo fine è più utile la velocità media annua, ed è appunto uno dei dati rilevati da un atlante eolico.
In Italia le velocità media viene rilevata fino a 40 Km dalle coste e ad altezze diverse, cioè a 25, 50, 75, 100 metri di dislivello, e questo perché ad altezze più alte la brezza è più stabile e di intensità solitamente maggiore.

Per l’analisi specifica della penisola italiana esiste ATLAEOLICO, che fornisce i dati sulla ventosità in Italia, comprese le aree marine. Questo strumento è nato anni fa per aiutare soprattutto enti ed investitori per programmare l’opportunità di installazioni eoliche, da piccoli impianti di micro eolico domestico a grandi impianti eolici offshore.

In Italia le condizioni di vento dipendono in buona parte dalla conformazione del territorio, per sua natura molto disomogeneo. Le zone più ventose si trovano nell’Italia centrale e meridionale, con Sardegna e Sicilia ad avere il primato di aree più esposte al vento, e quindi più appetibili per l’installazione di impianti eolici.

Ad esempio, nel mare che circonda la Sardegna si ha una ventosità media che arriva anche a 10 m/s, per cui l’installazione di eventuali parchi off-shore in queste aree sarebbero sicuramente redditizi come produzione di energia sostenibile.

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IRENA – New Global Wind Atlas

IRENA e il New Global Wind Atlas

IRENA, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili ha messo online anch’essa un atlante eolico, consultabile a questa pagina, e realizzata in collaborazione con l’Università Tecnica della Danimarca, paese all’avanguardia per l’energia eolica e da fonti rinnovabili in genere.
Questa mappa dei venti fornisce indicazioni con una risoluzione fino ad 1 Km, quindi molto precisa e adatta per fare studi locali con progetti mirati a trovare la miglior posizione possibile per un impianto eolico.

Questo progetto è nato per incentivare l’uso dell’energia eolica, destinata insieme al solare ad affrontare la transizione energetica in atto per contrastare il cambiamento climatico in atto. Inoltre, con l’uso dell’eolico si può portare energia elettrica anche laddove non è stato fino ad oggi possibile, grazie a piccoli impianti di micro eolico come quello di Enessere.

La forza del vento

All’inizio dell’articolo abbiamo citato la Nuova Zelanda, e non a caso, dal momento che in questo periodo si sta svolgendo l’America’s Cup presso il golfo di Hauraki al largo di Auckland, una zona dove il vento fa spesso il matto, almeno così dicono.

Le regate a cui prende parte Luna rossa vengono chiamate regate match race, cioè delle gare tra due barche monotipo, e sono gare corpo a corpo, dove gli equipaggi si tengono sotto controllo e cercano di ottenere un vantaggio da ogni minimo errore dell’avversario.

L’America’s Cup è la formula 1 o la moto GP delle barche, una gara dove la tecnologia la fa da padrona su catamarani d’avanguardia e infatti già da qualche anno questi catamarani sono dotati addirittura di foil con i quali le barche sembrano volare sull’acqua.
I foil sono delle appendici che producono una spinta verso l’alto e fanno sollevare quasi del tutto il catamarano fuori dall’acqua, riducendo così la resistenza dell’acqua stessa (resistenza idrodinamica) ed aumentando notevolmente la velocità di crociera.

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Enessere – micro eolico ENESSERE Hercules Wind Turbine

In ogni caso, nonostante imbarcazioni come Luna Rossa e New Zealand siano sofisticate e dotate dei mezzi tecnologici più innovativi, a decidere le sorti di una regata restano sempre i soliti tre elementi, il mare, l’uomo e la forza del vento.

Il vento altro non è che una massa d’aria che si sposta da una zona ad alta pressione verso una zona a bassa pressione, e maggiore è la differenza di pressione, più alta sarà la velocità del vento. Nella zona del golfo di Hauraki sembra che il vento faccia spesso brutti scherzi, passando da una velocità di 12 nodi in città e a pochi chilometri da li ce ne possono essere anche 20 o 25.

Per questo motivo capita che le regate di America’s Cup tra il team Luna Rossa ed il team New Zealand vengono rinviate per bonaccia ed il giorno dopo si trovano in mare a gareggiare con vento a 30 nodi, con notevole difficoltà di manovra.

Noi di Enessere, che a modo nostro sfruttiamo il vento per creare energia pulita, facciamo il nostro augurio di buon vento a Luna Rossa ed al suo equipaggio.

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